14 giu 2011

Heartquake - Kiyoko il ruscello

L'avversione che il mio cuore prova verso l'uomo è incalcolabile. Se iniziassi ad elencare una per una le motivazioni di tal disprezzo potrei scalare il sacro Fuji e tornare senza aver finito la lista. Tutto ciò senza tener conto degli stranieri. Sempre pronti a sbatterti in faccia la loro virilità nel vano desiderio di ricevere un notturno pensierino, Forse anche per questo quando iniziai a lavorare nel campo dei crisantemi mi sentii rapita dalla folla del paese e trasportata dalle nuvole rosee del tramonto che ondeggiano al cielo come drappi immersi nel fiume a purificarsi. La sua radiosità rende l'orgoglio del popolo giapponese e il suo splendore, come il riflesso di una katana al sole. Restare ore maneggiandone foglie, semi, petali è tutto ciò che il mio futuro possa desiderare. Non certo il futuro che vorrebbe per me mio fratello che vede già la mia figura al fianco di un ricco mercante con pargoli annessi. L'unico desiderio delle mie coetanee è di sposarsi e avere figli. Come se un futuro fatto di sottomissione e maternità fosse tutto ciò a cui una donna posso aspirare. Ma io, che ormai ho passato i venti inverni, desidero solo vagare per i prati fioriti e giocare tra le volpi. Il cielo mi ha creata libera come l'acqua, non è possibile barrarmi la strada.

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