Le porte del supermercato si aprirono producendo un rumore molto strano. Lucy, che già stava combattendo con sé stessa se entrare o meno, venne quasi spaventata da quel rumore. Eppure varcò quella porta, stringendo il manico del carrello e guardandosi in giro ancora indecisa su cosa comprare
Passando dal reparto ortofrutta notò i kiwi in offerta ma, dopo averci pensato qualche secondo, decise di proseguire senza prenderli.
«Questo assolutamente sì» disse prendendo una confezione di succo di mela.
Voltando l’angolo passò dal reparto prima colazione, diede una veloce occhiata ai cereali ma non prese nulla. Era pieno di biscotti e fette biscottate ma, per quanta fame potesse avere, non le piacevano minimamente.
Lucy si diresse verso il reparto surgelati e qui mise nel suo carrello un paio di vaschette di gelato, dei cornetti surgelati e degli anelli di cipolla. Diede un’occhiata alle pizze ma nessuna la attirava.
Nel momento in cui dovette decidere la corsia da percorrere venne presa dall'indecisione ma alla fine proseguì verso il reparto macelleria.
«Oh ci sono le salsicce, queste le prendo sicuro. E anche le puntine.»
Continuando a guardare l’attenzione cadde sul reparto pollame stracolmo di merce
«Potrei prendere il pollo per farlo al forno. Oppure le cosce per farle fritte. Lascio la salsiccia, anzi la tengo, meglio averla nel caso in cui mi venga un disastro il pollo.»
Parlava tra sé, facendo mente locale su cosa cucinare.
Di fretta tornò indietro dal corridoio per prendere uova e pangrattato, poi ci ripensò e prese i cereali per una frittura più croccante.
«Ci vuole da bere, ovviamente»
Quasi come se avesse fretta, corse verso il reparto bibite e mise nel carrello un paio di bottiglie di cola, una lattina di birra e un paio di lattine di energy drink.
Guardò il carrello per decidere se prendere altro o lasciare qualcosa ma l’unica cosa che le venne in mente era che ci voleva qualcosa da sgranocchiare in attesa che cuocesse la cena.
«Patatine o salatini? Boh prendo entrambi» disse tra sé afferrando con una mano un pacco di patatine al formaggio e con l’altra dei salatini a forma di pretzel.
Il carrello era quasi pieno ma Lucy sembrava ancora insoddisfatta così girò per i vari reparti guardando cos’altro prendere.
«Potrei fare una fonduta di formaggio per accompagnare il pollo» disse stazionando di fronte il reparto latticini.
Messe nel carrello un paio di confezioni di formaggio, si diresse nuovamente nel reparto prima colazione per prendere dei panini dolci per accompagnare il gelato.
«Dovrei aver finito» disse Lucy guardando il carrello stracolmo.
dirigendosi verso le casse notò nel reparto pane e pasticceria diversi tipi di ciambelle e ne prese un paio di lamponi e una al cioccolato.
Arrivata finalmente alla cassa, la cassiera rimase quasi impressionata dalla mole di prodotti che Lucy le stava passando
«Cena in famiglia?» le chiese sorridendo
«Cosa? Ah…beh più o meno»
La cassiera non fece altre domande, presentò il conto a Lucy che pagò e uscì e si diresse verso l’auto.
Solo adesso iniziava ad avere qualche ripensamento sulla spesa appena fatta. Sistemava i vari sacchetti nel portabagagli e ripensava alla frase della dalla cassiera. Del resto, con tutto quel cibo, era normale pensare ad una cena con numerosi invitati. Eppure lei non aveva nessuno come ospite. Nessun amico o familiare le avrebbe fatto compagnia né quella sera né altri giorni.
Sarebbe rimasta da sola, a cucinare e mangiare fino a sentirsi scoppiare. Come faceva ogni volta che qualcosa al lavoro andava male o che l’umore precipitava sottoterra.
Doveva farlo, come se una forza dentro di lei prendesse il controllo. Se qualcosa andava storto e non mangiava, il suo corpo stava male, lo stomaco le si rivoltava e la salivazione aumentava. Per resistere alla tentazione di mangiare finiva per rosicchiarsi le unghie o mordersi l’interno delle guance.
Finito di posare la spesa in auto Lucy era ormai in preda al rimorso, stava quasi pensando di riportare tutto indietro ma il suo corpo, come manovrato da un marionettista, salì in auto e mise in moto, dirigendosi verso casa.
«Ormai che ho fatto la spesa ne approfitto, ma sarà l’ultima volta. Deve essere l’ultima volta.» disse Lucy a voce alta mentre guidava verso casa, con la musica alla radio a tutto volume.
Ma, sebbene cercasse di convincersi da sola, Lucy sapeva benissimo che quella non sarebbe stata l’ultima volta.