24 ott 2011

A love in the ice - Storm

In quella notte d'inverno il rumore della pioggia si susseguiva incessante. Dalle serrande abbassate filtrava la luce della notte, illuminava la sua figura, seduta su letto a stringere a se il cuscino. Guardava il vuoto, il cuscino si impregnava delle sue lacrime silenziose. Non poteva credere che quelle parole le fossero state dette. Non poteva credere che Nathalie l'avesse lasciata da sola, non poteva credere che non fosse stata lei stessa a riferirglielo, non poteva credere che tutto non fosse solo un incubo. In quel momento aveva desiderato che il ghiaccio si rompesse e la risucchiasse. Il gelo che provava il suo cuore era insopportabile. Stringeva a se il cuscino in cerca di conforto, per sfuggire a quella sera di freddo e di pianti. Il respiro era sofferto, forzato. Dentro di se una tempesta di sentimenti, rabbia, sofferenza, amore e odio. Altre lacrime, altre urla strozzate dal tessuto del cuscino. Un'idea la vagava per la testa ma voleva tenerla lontana da se. Eppure era incessante il pensiero, la possibilità di smettere di soffrire. C'era un modo ma avrebbe perso tutto ciò che era. Chiuse gli occhi e si coricò piano tenendo ancora il cuscino abbracciato. Avrebbe compiuto quel passo che avrebbe annullato per sempre la sua esistenza ma che le permetteva di non soffrire. Mai più.

14 ott 2011

A Love In The Ice - Wrong Feeling

"Sai perché il ghiaccio galleggia? Così da permettere alla vita di proseguire il suo corso nonostante il giungere del freddo. Credevo che il mio cuore fosse fatto di ghiaccio, incapace di amare fino a quando non ho incontrato te. Ho sempre creduto che questo genere di amore fosse sbagliato ma il sol pensiero di allontanarmi da me mi rende pazza" Quelle parole risuonavano nell'aria gelida d'inverno. Nathalie sentiva la paura di quell'amore e guardava la donna di cui, da qualche mese, era totalmente presa. Accarezzava i suoi capelli rossi, guardando i suoi occhi contornati dalle lentiggini. Sul ghiaccio nasceva un amore che sarebbe stato condannato come diverso ma questo sentimento non si sarebbe spento, mai.

8 ott 2011

Another pain

Ancora ricordo il calore della sabbia sotto i nostri corpi di quella notte. Quando la tua voce mi rese partecipe di quell'amore che il tuo cuore provava verso di me. Il sole rosso che sfiorava il mare, le onde che cantavano melodie intense come a voler custodire la nostra unione. Il momento in cui il sole andò a riposare e il fuoco che scoppiettante fremeva dinnanzi a noi. Non sentivo il mio cuore di quanto quella notte ti amavo, accarezzando i tuoi capelli, desiderandoti al mio fianco per l'eternità. My love, my kiss, my heart. Il fremito del peccato che mi avrebbe portato lontana per sempre dalle tue braccia. La mia anima sapeva a quale destino andava incontro eppure non voleva per nulla al mondo permettere che quella notte potesse divenire un tutt'uno con la tua. Ma il destino non si può battere. Il canto dal mare si fece sentire, un richiamo forte che mi trascinava dentro quel baratro oscuro. I passi si susseguivano, in avanti, silenziosi. Quella separazione non doveva assolutamente avvenire in tua conoscenza. Eppure la tua voce alle mie spalle mi chiamò. Mi fermai, pregando che non fossi realmente alle mie spalle ma i nostri occhi si incrociarono quando mi voltai. Correndo mi venni vicino, i tuoi occhi traspiravano paura. Ti accarezzai il viso, ti baciai con affetto. Last love, last kiss, last dream. Ti guardai negli occhi, piangendo. Goodbye my love. Mi voltai nonostante il mio cuore desiderasse restare tra le tue braccia e proseguì il cammino. Sotto i miei piedi l'oceano fremeva per avermi con sé. In tutti i modi ti avrebbero impedito di venirmi incontro nonostante le tue urla e il tuo pianto. Una luce, era giunta l'ora. Il mio corpo tornò al suo mondo, al suo regno. È questo il destino degli spiriti dell'oceano, non possono amare.
[ispirata a "My Love, My Kiss, My Heart" - Super Junior]