14 mag 2012

You Suck!

Salve pubblico invisibile e che quelle volte che è presente non commenta mai. La mia penosa vita fatta da qualche colpo di genio una volta tanto prosegue come al solito. La notte non riesco a dormire e piuttosto che fissare il soffitto al buio mi sto al portatile a cazzeggiare. Ormai le mie occhiaie fanno concorrenza con quelle di L ma va beh. Be happy! Come umore siamo messi male. Potrei trovare il petrolio di quando in basso sta scendendo la mia autostima e il mio umore. Figuratevi che ho pure scritto sulla lavagnetta nella mia stanza "you suck!" Non so spiegare il motivo di tale depressione ma so per certo che se avessi una scorta no limit di sigarette sarei la donna più felice del mondo. Vorrei comprarle ma, ahimè, i soldi sono finiti. Ora come ora non ho altro da aggiungere anche perché ogni post in questo blog è inutile visti i "numerosi" feedback che ricevo. Vi lascio una foto che ho fatto ad un gatto alla villa comunale, in una domenica in solitudine per le strade di Catania. Bye
Ps. il gatto in questione ha un occhio marrone ed uno verde <3

12 mag 2012

A love in The Ice - Ricordi di inchiostro indelebile

Quella mattina il sole era più intenso del solito. La settimana era partita con un clima del tutto inconsueto per il mese di maggio ma quella luce e quel calore infondeva fiducia. Il nervosismo non mi aiutava nella scelta dell'abito giusto per quell'incontro. Non ho mai badato molto a cosa indossare in particolari occasioni, ma quella volta era diverso, il mio cuore batteva freneticamente e desiderava che tutto andasse alla perfezione. Avevamo deciso da tempo di uscire allo scoperto, di non nascondere più a nessuno, soprattutto ai suoi genitori, il nostro legame. Ed oggi, un pomeriggio di metà maggio, si sarebbe svolto l'incontro tanto temuto da entrambe. L'ora si avvicinava e con fretta mi incamminai. Ad ogni passo, un sussulto, il panico iniziava a farsi sentire. Forse un sesto senso che cercava di avvertirmi, di incutermi coraggio. Arrivai in anticipo all'appuntamento e rimasi a guardare gli alberi di fico del parco. Le loro foglie riflettevano la luce del sole creando giochi di colori e forme che mi lasciavano senza fiato. L'ora stabilita arrivò ma nessuno giungeva. I minuti passavano, ogni persona che passava veniva scrutata in fondo nella speranza di trovare chi aspettavo. Nulla. In genere cerco di non aspettarmi molto dalla vita, le delusioni mi fanno male e questa era la più dolorosa. Dalle mie spalle delle voci attirarono la mia attenzione. *Tu sei quella sgualdrina vero?* Gli guardai più volte, non ero certa di aver sentito bene. *Tu non vedrai mai più...* Eric si bloccò guardando il quadernetto con aria seccata *ma quì la pagina è strappata! Arianna, tesoro, sicura di non ricordare nulla?*. Seduta sul letto, Arianna fissava Eric *no e non mi interessa ricordare* Eric si alzò e le si avvicinò. Il quadernetto che teneva in mano venne riposto nella tasca del camice *continueremo domani, per favore cerca di sforzarti, fallo per me* Le accarezzò i capelli dolcemente senza riuscire a provocare in Arianna alcun sentimento, né di piacere, né di fastidio.  Con passo svelto lasciò la stanza d'ella per dirigersi nel suo ufficio. Una volta arrivato si sedette e tirò fuori dalla tasca il quadernetto, lo osservò. Diverse pagine mancavano e le rimanenti erano impregnate di lacrime *certo che deve aver sofferto tanto...* Eric si poggiò sullo schienale, chiuse gli occhi, si immerse nel mondo dei ricordi di Arianna.