29 gen 2012

A Love In The Ice - Falling Snow

*Sono sempre più convinta che provare sentimenti è solo causa di sofferenza*  Daniel si voltò al sentir quelle parole. *perché dici questo? l'amore anche se può portare dolore e rabbia è il sentimento più bello che possa esistere* Arianna non si mosse, il suo sguardo restò fisso sulle sue mani poggiate sulle ginocchia. Un soffio di vento passò tra i due, il freddo scese col passare dei minuti. *Non voglio provare più niente* Arianna strinse i pugni, lo sguardo ancora fisso. Dal cielo iniziarono a cadere dei piccoli fiocchi di neve. *cosa? non dire stupidaggini!* Daniel si avvicinò a lei abbracciandola. *posso capire come ti senti, ci sono passato anche io, ma non devi buttarti giù così* Arianna si portò le mani in volto e si coprì gli occhi. Portò avanti il busto, si chiuse in se stessa *per te è diverso...se trovi una bella ragazza non hai freni per poterci provare con lei...per me è diverso...* Daniel, ancora abbracciato a lei sentì i singhiozzi del pianto silenzioso che ella cercava di trattenere. *non dire così, anche tu troverai l'anima gemella, non è impossibile.* Un profondo respiro, Arianna tornò dritta con la schiena, distese le braccia e fissò la distesa di neve avanti a se *io l'avevo trovata l'anima gemella, ma ormai è tutto svanito...mi sento come se il ghiaccio mi avesse intrappolato sott'acqua....non voglio soffocare a causa di questo dolore* Nel buio della sera, Daniel leggeva nello sguardo di Arianna la sofferenza profonda causata da quell'abbandono ma qualcos'altro di poco chiaro lo turbava. "Cosa avrà intenzione di fare, per porre fine a questo dolore?" pensò fissandola. *Ehi non azzardarti a farmi assistere al tuo funerale chiaro? Se solo provi a farti del male ti vengo a cercare nell'aldilà e ti faccio passare i guai* Arianna sorrise lievemente *non preoccuparti, so già cosa fare* Si alzò subito dopo, con un cenno di saluto si allontanò da Daniel che invece rimase seduto sulla panchina incapace di agire da quanto era turbato per le parole di Arianna. La preoccupazione era tanta ma decise nonostante tutto di aver fiducia in lei. Si alzò scrollandosi di dosso la neve, si allontanò. Quella notte era appena iniziata.

Heartquake - Fate

Ancora oggi non so esattamente cosa provai la prima volta che lo vidi. Non sapevo se il vuoto allo stomaco derivasse dalla caduta o dall'essere seguita da degli sconosciuti. La testa mi girava, sentivo il corpo pesante e le ginocchia iniziavano a farmi male. Cosa dovevo fare? Lo stordimento mi impediva di rialzarmi. *Tutto bene?* senza pensare alzai lo sguardo, da chi proveniva quella voce? Un uomo era chinato verso di me, mi porgeva la mano per aiutarmi ad alzarmi. Non avevo mai visto nessuno che portava il kimono con tanta eleganza. Nel suo viso si leggeva preoccupazione. Deglutii e allungai la mano verso la sua, mi rialzai. *grazie...* quasi sussurrai, la timidezza d'improvviso era divenuta padrona di me stessa. *Ne sono felice. Spero non vi siate fatta male, non era mi intenzione urtarvi*  restavo a guardarlo negli occhi. Erano di un nero profondo, sentivo il mio spirito perdersi dentro di essi. *...no no...sto bene...non preoccupatevi* mi resi conto solo dopo che stavo parlando nella mia lingua. Portai la mano alla viso e lo guardai con espressione turbata *scusatemi* cercai di dire in giapponese. Lui, contrariamente alle mie previsioni, fece un sorriso, uno dei sorrisi più dolci visti in vita mia *non scusatevi, vi capisco* Non sapevo cosa fare. Il suo inglese era scorrevole e senza particolari accenti. Eppure il suo volto era palesemente giapponese, neanche mezzosangue. Che sia stato il destino a farci incontrare o solo una coincidenza non lo so, ma da quel giorno, tutto cambiò.

22 gen 2012

A Love In The Ice - Revive?

Tutto si accese in quell'istante. La luce dei neon mi dava le vertigini. Un forte dolore mi fece sobbalzare, un movimento goffo, sgraziato, confuso. La reazione quasi immediata di allontanarmi dalla fonte del mio dolore non mi fece pensare a nulla. Quando il corpo ormai si era piegato in avanti avvertii il gelido tocco della stoffa sul petto e sulle gambe. Il lenzuolo, al mio movimento, venne tirato in avanti, scivolando giù, inesorabilmente trascinato dalla gravità. Di sfuggita mi accorsi della presenza di un'altra figura oltre me, la paura che potesse vedere la mia nudità mi porto a stringermi al petto il poco lenzuolo rimasto ancora su di me. Iniziarono gli spasmi del terrore. Il respiro frenetico, dopo alcuni secondi, fece salire la temperatura del mio viso. Con sguardo timido guardai la figura seduta al mio fianco. Sorrideva. Da dietro gli occhiali vedevo i suoi occhi fissarmi, cercavo di capire cosa stesse pensando. *Bentornata!* trattenni il respiro per sentire bene la sua voce. Era roca ma calda. Recava sicurezza. Continuavo a fissarlo, i pensieri erano troppo confusi per permettermi di proferire parola. Sentivo il corpo pesante, il solo sentire dolore fisico mi metteva a disagio. "Quanto tempo sarà passato dall'ultima volta che ho provato dolore?..." cacciai quel pensiero all'istante. L'uomo si era ormai seduto sul letto accanto a me *non preoccuparti, vieni con me* disse ancora porgendomi la mano. Erano mani grandi ma poco curate. Lo guardai ancora, deglutii. Lentamente presi la sua mano, la strinsi. Lo avrei seguito. In cuor mio sentivo che quell'uomo sarebbe stato colui che mi avrebbe liberata da me stessa. Ne ero profondamente sicura.
(photo's credits to Salvo Nicotra)




16 gen 2012

Titolo

Non sono scomparsa, non ho il blocco dello scrittore. Sto solo vivendo un momento di "scazzo" più totale. Nonostante gli impegni mi si accavallino gli uni su gli altri non riesco a trovare la volontà per compiere il mio dovere sia scolastico che lavorativo. Vediamo se nei prossimi giorni riuscirò un po' a sistemare le cose. Tanto ora come ora sono in preda a "quel" dannato disturbo che ogni tanto mi prende ma va beh. Alla prossima

1 gen 2012

Anno nuovo vita nuova(?)

E finalmente questo 2011 giunge al termine, non ne potevo più. È stato un anno a dir poco disgustoso. Una cosa dietro l'altra, il terremoto in Giappone, la guerra in Egitto, morti di qua e di là. Di mio ho dato vita ad una serie di fallimenti uno dietro l'altro, a partire dalla mancata laurea e settembre e quindi il rimandato ingresso a lingue, ma anche ad alcuni successi, come il concretizzarsi del mio talento nelle sceneggiature.Data la mia poca memoria on ricordo molto dei vari momenti (belli e brutti) di quest'anno ma nonostante tutto non vedo l'ora che sia il 2012, nella speranza che le cose vadano un po meglio. Niente va, auguro un buon inizio anno a tutti.
Un saluto speciale a Stefania Noce, una ragazza davvero speciale al quale è stato tolto tutto da quel pazzo del suo ex. Speriamo che questo 2012 ti porti giustizia <3
Buon anno



Galiriel Yume
Lucrezia Fede