28 apr 2011

Pensieri della mezza notte meno venti

Spesso mi è capitato di leggere o sentire, sia in film o telefilm ma anche nella vita "reale" frasi come "andrai all'inferno" "sei un malato" "sei disgustoso" rivolte a persone omosessuali o bisessuali. Ora, ammettendo che l'inferno esiste e che è come una enorme massa di fuoco dove i "peccatori" bruciano per l'eternità, non dovrebbero finirci gli assassini? Gli stupratori? I pedofili? I razzisti? Chi maltratta gli animali? Cosa c'e di immorale, di peccaminoso, di grave nell'amare una persona del proprio sesso? È amore! Gesù (e parlo da non credente ricordiamocelo) ha professato parole di amore e uguaglianza tra tutti gli uomini e le donne. Ha diffuso al mondo l'importanza dell'amore. Allora quando sento persone (per la maggior parte proprio cristiani cattolici e islamici) urlare la malvagità dei gay, la loro immoralità, la loro inutilità a questo mondo mi sento davvero male, mi sento a disagio. Ho provato cosa significa essere insultati con parole del tipo "lesbica di merda" ed essere guardati come se fossi la feccia della società ed è difficile. Ma ho affrontato tutto ciò, mi son detta "del resto non ho fatto del male a nessuno, cosa vogliono questi esseri?" ma molti non lo riescono a superare, come quei ragazzini di un video visto un paio di giorni da che a 13, 14 e anche 15 anni si sono suicidati per le ripetute          volte in cui gli han fatti sentire sbagliati, diversi. Non è un dibattito, non è neanche un modo per ostentare considerazione e, scusate se lo dico, nonostante sia una persona pacifica, questa gente mi fa veramente salire il disgusto. Sono loro quelli che insieme alle categoria sopracitate dovrebbero andare all'inferno, non chi ama. 

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