22 gen 2012

A Love In The Ice - Revive?

Tutto si accese in quell'istante. La luce dei neon mi dava le vertigini. Un forte dolore mi fece sobbalzare, un movimento goffo, sgraziato, confuso. La reazione quasi immediata di allontanarmi dalla fonte del mio dolore non mi fece pensare a nulla. Quando il corpo ormai si era piegato in avanti avvertii il gelido tocco della stoffa sul petto e sulle gambe. Il lenzuolo, al mio movimento, venne tirato in avanti, scivolando giù, inesorabilmente trascinato dalla gravità. Di sfuggita mi accorsi della presenza di un'altra figura oltre me, la paura che potesse vedere la mia nudità mi porto a stringermi al petto il poco lenzuolo rimasto ancora su di me. Iniziarono gli spasmi del terrore. Il respiro frenetico, dopo alcuni secondi, fece salire la temperatura del mio viso. Con sguardo timido guardai la figura seduta al mio fianco. Sorrideva. Da dietro gli occhiali vedevo i suoi occhi fissarmi, cercavo di capire cosa stesse pensando. *Bentornata!* trattenni il respiro per sentire bene la sua voce. Era roca ma calda. Recava sicurezza. Continuavo a fissarlo, i pensieri erano troppo confusi per permettermi di proferire parola. Sentivo il corpo pesante, il solo sentire dolore fisico mi metteva a disagio. "Quanto tempo sarà passato dall'ultima volta che ho provato dolore?..." cacciai quel pensiero all'istante. L'uomo si era ormai seduto sul letto accanto a me *non preoccuparti, vieni con me* disse ancora porgendomi la mano. Erano mani grandi ma poco curate. Lo guardai ancora, deglutii. Lentamente presi la sua mano, la strinsi. Lo avrei seguito. In cuor mio sentivo che quell'uomo sarebbe stato colui che mi avrebbe liberata da me stessa. Ne ero profondamente sicura.
(photo's credits to Salvo Nicotra)




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