13 ott 2022

Writober 2022 - 12. Dimenticare

 La metropolitana proseguiva sul suo binario come ogni giorno. Sebbene non potesse vantare secoli di attività e dozzine di fermate, svolgeva il suo nobile lavoro ogni giorno, trasportando centinaia di passeggeri da un capo all'altro della città. 

Denise lavorava come capotreno da ormai 13 anni e durante le sue traversate aveva incontrato ogni genere di passeggero. 

Un mercoledì mattina, però, arrivati al capolinea, un passeggero non scese. Era una signora di mezza età, con dei capelli biondi e lunghi. Rimase seduta al suo posto come se il treno fosse ancora in movimento. 

«Signora siamo al capolinea, la invito a scendere» le disse Denise gentilmente. 

La signora la guardò come se non sapesse cosa fare. Denise le si avvicinò e le porse un braccio per aiutarla ad alzarsi chiedendole se stesse bene. 

«Certo, sto bene, sono solo sbadata» dispose la donna ridacchiando.

Denise accompagnò la signora fino alla scala mobile per l'uscita «Dove deve andare? Posso darle delle indicazioni se le servono» chiese notando una certa confusione nello sguardo della donna. 

«Devo andare… devo andare… non lo so. Dove sono?»

«Siamo al capolinea della metropolitana, da questa uscita c'è la via principale. Era diretta da qualche parte in particolare?»

La signora rimase in silenzio, si guardò intorno sempre più confusa. 

Denise capì che qualcosa nella signora non andasse, la osservò bene e notò un badge appeso al collo. 

Sorridendo nel tentativo di rendere a proprio agio la signora nonostante la sua confusione le chiese il permesso per prendere il badge per guardarlo.

La donna si ricordò di avere quel badge al collo solo dopo averlo visto in mano a Denise ma sembrava non sapere a cosa servisse. 

A Denise si strinse il cuore nel leggere ciò che c'era scritto:

"Mi chiamo Theresa Davis,  ho 48 anni e soffro di una forma particolare di amnesia. Se dovessi perdermi o confondermi per favore contatta mia figlia a questo numero. Grazie"

Finito di leggere e segnato il numero della figlia, Denise rimise il badge al collo della donna 

«Theresa, adesso chiamò sua figlia va bene?»

«Oh sei una amica di mia figlia?»

Denise sorrise «Certo, mi ha chiesto lei di chiamarla all'arrivo del treno al capolinea, così sarebbe venuta a prenderla»

Theresa parve più tranquilla credendo subito a ciò che le aveva detto Denise. 


All’altro capo del telefono rispose una ragazza, che dalla voce non sembrava avere più di diciotto anni. Denise le spiegò la situazione e le chiese a quale stazione della metropolitana le venisse meglio venire a prendere la madre. La ragazza, che disse di chiamarsi Anna, le disse che quella del capolinea andava benissimo e che nel giro di cinque minuti sarebbe arrivata. 

Denise comunicò al suo superiore della situazione e venne sostituita per quel turno. Preferì rimanere in stazione con Theresa fino all’arrivo della figlia. Quello era decisamente il più insolito e triste incontro della sua carriera.


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